50 PRIMAVERE
Domenica 19 agosto - ore 21.00
Anfiteatro di Palazzo Toaldi Capra
via Pasubio, 52 – Schio (VI)
In caso di maltempo gli spettacoli saranno annullati.
Aurora è separata, ha appena perso il lavoro e viene a sapere che presto diventerà nonna. Insomma, la società la sta gentilmente mettendo ai margini.
Così, quando Aurora ritrova per caso un amore di gioventù decide di resistere, rifiutare ciò che il destino le sta offrendo e provare a iniziare una nuova vita.
Scheda tecnica
Titolo Originale
The Shape of waterAurore
Regia
Blandine Lenoir
Paese, anno
Francia,2017
Genere
Commedia
Durata
89'
Sceneggiatura
Blandine Lenoir, Jean- Luc Gaget
Fotografia
Pierre Milon
Colonna sonora
Bertrand Belin
Montaggio
Stéphanie Araud
Interpreti
Agnès Jaoui, Thibault de Montalembert, Pascale Arbillot, Sarah Suco, Lou Roy-Lecollinet
Recensione
“Ti trapiantano cuori, mani polmoni… Mai che abbiano inventato niente contro le vampate di calore”: se quello della sessualità femminile è un argomento ormai sdoganato al cinema e in tv, lo stesso non si può dire per la menopausa, che continua a essere trattata come un vero e proprio tabù. Sex & The City 2 ci aveva regalato qualche allusione ai sintomi che si accompagnano a quella che è la fine dell’età fertile di una donna, e la commedia del 2013 50 anni in rosa (The Hot Flashes) affronta e combatte alcuni degli stereotipi sulla mezza età femminile, ma si tratta di soli due titoli all’interno del sempre più vasto panorama di film sull’universo femminile.
50 primavere, ultimo lavoro della regista francese Blandine Lenoir e nelle sale italiane dal 21 dicembre, parte proprio dalla menopausa, dalla crisi di mezza età e dalla paura di invecchiare non come inizio del declino (fisiologico e sessuale, come ci insegnano gli stereotipi) ma come occasione di rinascita e di emancipazione. Non a caso la protagonista si chiama Aurore, aurora. Aurore (Agnes Jaoui) ha cinquant’anni, è in menopausa (con tutti i sintomi del caso), è separata e ha appena perso il lavoro. Eppure è molto più di questo: è una donna energica e autoironica, pronta a mettersi in gioco anche se il mondo sembra voler ignorare chi ha ormai superato i cinquanta. Quando tutto sembra andare a rotoli, per puro caso Aurore ritrova Totoche (Thibault de Montalembert), il suo primo amore, che lei aveva lasciato per mettersi con il suo migliore amico, poi diventato marito assente e infine ex marito. E di colpo Aurore scopre che la vita può cominciare anche a cinquant’anni, ed è possibile essere desiderabili e attraenti persino quando hai vampate di calore ogni cinque minuti. 50 primavere non è il ritratto di un’unica generazione, perché Aurore deve fare i conti anche con le sue due figlie, una già adulta e alle prese con la sua prima gravidanza, e l’altra ancora adolescente, con tutti i drammi e i turbamenti che il primo amore porta con sé. C’è poi anche il confronto con la generazione precedente di donne ormai anziane che hanno molto da insegnare e che riescono a spassarsela nonostante l’età. 50 primavere è una commedia romantica che strappa più di una risata senza aver bisogno di vere e proprie gag grazie all’interpretazione ironica e autoironica dell’attrice protagonista. L’atmosfera leggera si accompagna in più di un’occasione a una più malinconica che permette di rimpiangere il passato senza per questo privarsi della possibilità di un futuro, ma anzi affrontandolo con maggior coraggio e ottimismo. Menzione d’onore per la colonna sonora, che riesce a cogliere appieno lo spirito disilluso ma ottimista dell’intera pellicola.