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A MAN CALLED OVE

un film di Hannes Holm

27, 28 febbraio e 01 marzo 2018

Un anno dopo aver perso la moglie Sonja ammalata di cancro, Ove, scorbutico sessantenne arrabbiato con la vita, decide di suicidarsi. Nel giorno programmato per attuare il suo intento, Ove scopre che nella casa di proprietà dei vicini si è trasferita una famiglia iraniana, proprio il tipo di gente che a stento sopporta…

Scheda tecnica

  • Titolo Originale

    En man som heter Ove

  • Regia

    Hannes Holm

  • Paese, anno

    Svezia,2015

  • Genere

    Commedia

  • Durata

    105’

  • Sceneggiatura

    Hannes Holm

  • Fotografia

    Göran Hallberg

  • Colonna sonora

    Gaute Storaas

  • Montaggio

    Fredrik Morheden

  • Interpreti

    Rolf Lassgård, Bahar Pars, Filip Berg, Ida Engvoll, Tobias Almborg, Anna-Lena Bergelin, Fredrik Evers, Madeleine Jacobsson, Poyan Karimi, Chatarina Larsson, Börje Lundberg

Recensione

Ritratto di un misantropo dal cuore tenero

 

Chiunque abbia letto l’omonimo best-seller del 2012 di Fredrik Backman, saprà esattamente che cosa aspettarsi dall’adattamento cinematografico del regista svedese Hannes Holm, premiato nel 2016 come miglior film ai Guldbagge Awards (gli Oscar svedesi), e nominato lo stesso anno come miglior film straniero agli Academy. Per tutti gli altri, chiariamo invece che si tratta di una commedia agrodolce che vede come protagonista il cinico e disilluso Ove, sessantenne caduto in depressione dopo la morte dell’amatissima moglie Sonja. Da intransigente membro del consiglio di quartiere, non gli rimane altro che sanzionare i comportamenti del vicinato, a suo dire incivili, durante le sue puntigliosissime ronde mattutine. Rolf Lassgard — celebre per essere stato il primo attore a dare il volto all’ispettore Kurt Wallander nell’omonima serie televisiva — incarna questo personaggio all’apparenza detestabile che ricorda lo scrittore sociopatico e misantropo, ma in fondo dal cuore tenero, interpretato da Jack Nicholson nell’indimenticabile film del 1997 di J.L. Brooks “Qualcosa è cambiato”.

 

Il 59enne Ove è il tipico vicino che non si vorrebbe mai avere, che disprezza ed etichetta gli altri a prima vista e la cui unica preoccupazione è di prevedere sanzioni sempre più severe per i trasgressori del regolamento condominiale. Strenuo difensore dei valori svedesi, ha rinnegato il suo solo e unico amico, “colpevole” di aver sostituito una vecchia automobile Volvo con una BMW: Ove guida esclusivamente Saab e nel film lo scorrere del tempo è cadenzato dai diversi modelli che egli ha acquistato negli anni. Deciso finalmente a ricongiungersi con l’amata moglie defunta, l’irrompere dei nuovi vicini scombussolerà i suoi piani suicidi. L’arrivo delle famiglia iraniana e la nuova situazione di vicinato forzato, infatti, apporterà nella greve quotidianità di Ove una ventata di freschezza che, contrariamente ad ogni aspettativa, contribuirà a smuovere qualcosa nell’animo del burbero protagonista.

 

Del resto, la simpatia suscitata nello spettatore trova origine proprio nel complesso di nevrosi del protagonista, a cominciare dall’ossessione per la marca automobilistica Saab. Eppure, i continui flash-back sui cui è costruito il film, sono anche delle reminiscenze nostalgiche che apportano delle parentesi introspettive tutt’altro che banali a questa commedia: il caratteraccio di Ove è giustificato, a posteriori, dal suo percorso di vita. Il protagonista sembra sotto lo scacco di una maledizione: nonostante che tutti i suoi cari siano morti per un incidente assurdo, la morte, che egli tanto invoca per sé, non fa che ignorarlo. Ma Ove nasconde in realtà un cuore grande, in un senso che non è solo figurato, bensì anche letterale.

 

 

Giulia Dal Santo

spunti tratti da empireonline.com

Hannes Holm

Regista e sceneggiatore svedese. Filmaker molto noto in Svezia, è stato candidato tre volte ai prestigiosi Premi Guldbagge (gli Oscar svedesi).

Ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta lavorando a diverse produzioni televisive tra cui la serie culto per ragazzi “Bröderna Olsson” (1987) e la serie satirica “S*M*A*S*H” (1990), commedia incentrata sul mondo del tennis che ha ottenuto ampi successi, scritta e diretta con il sodale Måns Herngren.

Debutta nel cinema scrivendo e dirigendo con lo stesso Herngren il lungometraggio “En på miljonen” (1995), grande successo al box-office in patria, cui segue “Adam & Eva” (1997) che porta ai due autori la prima candidatura ai Guldbagge per la miglior regia e sceneggiatura. La loro collaborazione continua fino alla metà degli anni Duemila con diversi film e serie TV.

Nel 2017, Hannes Holm porta sullo schermo il bestseller del 2012 “Un uomo chiamato Ove” di Fredrik Backman.