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AD ASTRA

di James Gray (U.S.A., Brasile / 2019 / Fantascienza / n.d.)

10, 11, 12 dicembre

Vent’anni dopo la partenza di suo padre, per una missione di sola andata verso Nettuno alla ricerca di segni di vita extraterrestre, Roy McBride segue le orme paterne. Ingegnere dell’esercito attraversa il sistema solare in cerca di indizi sul fallimento della spedizione paterna, nella speranza anche di ricongiungersi al genitore. Ma lo spazio non lascia indenne il cuore dell’uomo…

Scheda tecnica

  • Titolo Originale

    Ad Astra

  • Regia

    James Gray

  • Paese, anno

    Usa, Brasile,2019

  • Genere

    Fantascienza

  • Durata

    124'

  • Sceneggiatura

    James Gray, Ethan Gross

  • Fotografia

    Hoyte Van Hoytema

  • Colonna sonora

    Max Richter

  • Montaggio

    John Axelrad, Lee Haugen

  • Interpreti

    Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland, Jamie Kennedy, Greg Bryk

Recensione

“La fantascienza è un genere più difficile di quello che sembra, – dichiara il regista James Grey – perché ci sono solitamente elementi fantastici. Quello che vorrei fare è mostrare la più realistica rappresentazione possibile del viaggio spaziale che sia mai stata vista al cinema”. La sua dichiarata intenzione è quindi di mostrare quanto lo spazio sia tremendamente ostile verso di noi, come in una sorta di Cuore di tenebra dove alla fitta foresta si sostituisca il vuoto siderale dei confini del nostro sistema solare. Il film è stata presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2019. Alla fotografia Gray si avvarrà per la prima volta del danese Hoyte van Hoytema, collaboratore di Christopher Nolan insieme al quale si era già cimentato nello spazio da una prospettiva scientificamente rigorosa in Interstellar. A comporre la colonna sonora è il tedesco Max Richter, che alterna Tv (The Leftovers e L’amica geniale ma pure l’episodio Caduta libera (Stagione 3, Episodio 1) di Black Mirror) e cinema, dove ha sfiorato la fantascienza quando un suo brano, On the Nature of Daylight, è stato utilizzato da Jóhann Jóhannsson nella colonna sonora di Arrival di Villeneuve. In passato Richter aveva firmato lo score del visionario The Congress di Ari Folman. Anche per lui si tratta della prima collaborazione con Gray, che si è avvalso per la prima volta del co-sceneggiatore Ethan Gross, noto per la serie Fringe ma già ringraziato dal regista nei credits di ben quattro suoi film precedenti: The YardsTwo LoversC’era una volta a New York e Civiltà perduta. Ad Astra è in parte prodotto da Plan B, la compagnia di Brad Pitt, che infatti è il protagonista nei panni di Roy McBride. Suo padre, il disperso Clifford McBride, ha invece il volto segnato di Tommy Lee Jones, inoltre al film partecipano altri nomi ben noti come il grande Donald Sutherland, l’ormai affermata Ruth Negga, l’ottimo caratterista John Ortiz e l’intensa LisaGay Hamilton, che sta affrontando il tema dell’esplorazione in questo stesso periodo anche nella serie The First di Beau Willimon. Il budget dichiarato per Ad Astra è di 50 milioni di dollari. Si tratta di un notevole atto di fiducia verso un autore di culto che non ha però grandi successi nel suo curriculum ed è pressoché sconosciuto al pubblico della fantascienza. D’altra parte Interstellar ha dimostrato come un approccio serio al genere e un cast prestigioso siano capaci di superare la nicchia e attirare oltre che gli appassionati di cinema d’autore anche quegli spettatori disposti a farsi meravigliare da film maestosi.

Andrea Fornasiero   – mymovies.it