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BERLINGUER. LA GRANDE AMBIZIONE

un film di Andrea Segre
(Italia, Belgio, Bulgaria / 2024 / Biografico / 139')

24, 25, 26, 27 febbraio

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante Partito Comunista del mondo occidentale. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

Recensione

Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre è il film d’apertura, in concorso, della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Lo annunciano il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, la Direttrice Artistica, Paola Malanga, e la Direttrice Generale, Francesca Via.

Tra i più interessanti autori del nostro cinema, Andrea Segre – regista dei pluripremiati Io sono Li, La prima neve, L’ordine delle cose e Welcome Venice – porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del “compromesso storico,” il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.

Nel cast del film, il leader politico scomparso quarant’anni fa è interpretato da Elio Germano. Al suo fianco, in ordine alfabetico: Stefano Abbati (Umberto Terracini), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao), Paolo Calabresi (Ugo Pecchioli), Roberto Citran (Aldo Moro), Pierluigi Corallo (Antonio Tatò), Nikolay Danchev (Leonid Brežnev), Svetoslav Dobrev (Todor Živkov), Luca Lazzareschi (Alessandro Natta), Lucio Patanè (Gianni Cervetti), Andrea Pennacchi (Luciano Barca), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Elena Radonicich (Letizia Laurenti), Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti), Giorgio Tirabassi (Alberto Menichelli).

“Grazie a tutte le persone che in questi tre lunghi e intensi anni di lavoro mi hanno permesso di entrare in silenzio e con rispetto nella vita di un uomo e di un popolo che hanno segnato un passaggio importante nella storia d’Italia e che il cinema di finzione italiano ancora non aveva raccontato” dichiara Andrea Segre. “È stato un viaggio in un pezzo della nostra storia che non ho vissuto e che ho imparato a conoscere, ma anche la scoperta di un dialogo profondo che quella memoria inaspettatamente sa avere con le domande aperte del nostro presente e del nostro futuro. Grazie a Paola Malanga e alla Festa del Cinema di Roma che hanno offerto con entusiasmo uno spazio così prestigioso per presentare il film nato da questo incredibile viaggio”.

www.romacinemafest.it

Un messaggio su WhatsApp, è una cara amica che scrive: «Cercano comparse per un film su Enrico Berlinguer. Il regista vuole persone che abbiano una particolare esperienza / passione, sensibilità politica. Assemblee, riunioni, manifestazioni ecc. Interessa?». Berlinguer? Sì, certo che interessa. E, grazie al passaparola, ai messaggi di amica in amica, di “compagno” in “compagno”, nelle ultime settimane diversi quartieri di Roma hanno ospitato piccoli, straordinari amarcord.  A caccia delle facce giuste, ma anche di storie personali “in tono”, la produzione del film senza fare rumore ha raccolto intorno a sé vecchi comunisti pieni di nostalgia e universitari impegnati, femministe diversamente giovani, piddini resistenti, liceali alle prese con la maturità. Tutti a offrirsi di partecipare, tutti a disposizione, e nessuno a chiedere «quanto pagano?» (ma, naturalmente, chi verrà preso sarà regolarmente ricompensato). A firmare il film, il regista Andrea Segre, già autore di premiati documentari (l’ultimo è Molecole, 2020), che ha scritto la sceneggiatura con Marco Pettenello, mentre a interpretare Berlinguer sarà Elio Germano. Uscirà presumibilmente nel 2024, cioè quarant’anni dopo la morte del segretario comunista: era l’11 giugno del 1984.

Claudia Arletti, il venerdì di Repubblica, 3 luglio 2023