DREAM SCENARIO
(U.S.A. / 2023 / Commedia Horror/ 100’)
Mercoledì 17 luglio, ore 21.30
Anfiteatro di Palazzo Toaldi Capra
via Pasubio, 52 – Schio (VI)
In caso di maltempo gli spettacoli saranno annullati.
Recensione
Paul Matthews insegna biologia alla Osler University. È sposato con Janet ed è padre di due figlie, Hannah e Sophie. La sua esistenza è monotona ed è una di quelle persone che solitamente passano inosservate. Da un giorno all’altro comincia a comparire nei sogni degli altri. Sono persone che conosce oppure perfetti sconosciuti. Non ha mai un ruolo positivo. Nei primi sogni non fa nulla quando una persona si trova in pericolo. Ma successivamente, nell’universo onirico degli altri, diventa sempre più violento. All’inizio diventa celebre ma poi l’improvvisa notorietà gli si ritorce contro. Gli studenti non seguono più le sue lezioni, la sua presenza non è gradita nei locali pubblici, gli amici mandano via lui e la moglie a metà cena e anche la sua vita familiare va in frantumi. L’unico obiettivo che gli resta è quello di pubblicare il suo libro.
Dream Scenario è costruito essenzialmente su di lui ma anche i ruoli secondari hanno un’importanza fondamentale a cominciare da quello della moglie Janet, interpretata da Julianne Nicholson fino anche a figure marginali come la ragazza alla reception del ristorante che s’incanta quando lo vede. Dopo Sick of Myself, il tema dell’identità continua ad essere centrale nell’opera del cineasta norvegese Kristoffer Borgli che ha anche scritto e montato questo suo primo film statunitense. È proprio nella progressiva caduta di Paul che si sente la sua mano con scene particolarmente riuscite come quella degli studenti che lo filmano mentre sulla sua macchina compare la scritta ‘loser’ o quella nel locale dove una cameriera gli chiede di andarsene perché non è gradito agli altri clienti.
Dream Scenario è disturbante come il primo film del cineasta ma a volte calca la mano portando a compimento momenti che potevano essere solo accennati (il video fatto da Paul) oppure quando cerca la dimensione grottesca come nell’incontro con la giovane assistente dell’agenzia che vuole simulare dal vero un suo sogno. Sempre sul limite tra realtà e sogno, Dream Scenario è come un film, anche stilisticamente, spezzato in due.
Nelle sequenze oniriche si avverte infatti la presenza di Ari Aster (tra i produttori del film), a cominciare con il primo sogno con le chiavi piovute dall’alto che rompono il vetro di un tavolino e la scarpa che cade in piscina, soprattutto nell’effetto della componente sonora che provoca il primo choc. Non sempre c’è equilibrio quando l’horror s’incrocia col dramma. Risulta invece messo meglio a fuoco l’inconscio tentativo di ‘fuga dalla realtà’ di Paul, l’illusione di entrare in altro modo e viaggiare nei sogni degli altri.
di Simone Emiliani, mymovies.it