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LA STRANEZZA

un film di Roberto Andò
Sabato 05 novembre - ore 18.00 Domenica 06 novembre - ore 18.00 e 20.30

Il cinema ed il teatro non sono cose troppo diverse nel lavoro di Roberto Andò, ed in questo film si baciano, con delicatezza, fino a restare contaminati da una sola ispirazione. L’ispirazione. È quello che cerca Luigi Pirandello, storie e personaggi che lo perseguitano, affollano la sua testa, cercano un ruolo. Semplici fantasmi nati dalla fantasia dell’autore, spesso abortiti, condannati a girare a vuoto prima di trovare posto nel mondo e farsi materia di sogno e ricordi.

Recensione

Gli umori si inseguono, dalle risate nasce il pianto, e la leggerezza del racconto si stende ora qui ora là. Servillo (già diretto dal regista in altre due occasioni, Le confessioni e Viva la libertà) stavolta non interpreta la parte dell’istrione, è più dimesso, riflessivo, e lo stesso dicasi per Ficarra e Picone che offrono una performance tragicomica. Dentro il microcosmo del palcoscenico sono presenti tutti gli aspetti fondamentali dell’esistenza, i successi e le delusioni.
Lo sguardo di Andò gioca con le ossessioni, la passione, l’idolatria, attraverso pareti mobili ed eteree, crea una sorta di dormiveglia su un piano che contiene finzione e realtà fino a fonderli. L’arte rompe ogni schema, rende ogni etichetta convenzionale, distrugge i distintivi e le rivalità, cancella l’idea di polverosi professori a distribuire premi. Ascolta il respiro e la saggezza della tradizione, le superstizioni, osserva la banalità, poi osserva il processo di trasformazione del materiale umano nella sua forma sublime. La stranezza è un film che parla a tutti, con leggerezza ed umiltà, di un processo creativo, e costruisce un quadro verosimile, dimostrando come ogni storia possa essere raccontata. Basta scegliere le persone giuste per farlo.

Antonio D’Onofrio, www.sentieriselvggi.it