L’UOMO DI NEVE
20, 21, 22 febbraio 2018
Nella città di Oslo quando i primi fiocchi cadono, alcune donne spariscono nel nulla e misteriosi pupazzi di neve compaiono a sorvegliare le strade. L’uomo di neve segue le indagini del detective Harry Hole, a capo di una squadra speciale della polizia di Oslo incaricata di investigare su di una serie di omicidi locali. Dopo l’ennesima sparizione, avvenuta durante la prima nevicata dell’anno, Hole scopre interessanti collegamenti con alcuni casi irrisolti vecchi di vent’anni. Con l’aiuto di una giovane e brillante recluta, il poliziotto dovrà unire i puntini per svelare il disegno nascosto dietro le frequenti sparizioni, prima che la neve torni a imbiancare le strade e cancelli ogni traccia dell’assassino.
Scheda tecnica
Titolo Originale
The Snowman
Regia
Tomas Alfredson
Paese, anno
Regno Unito,2017
Genere
Thriller
Durata
140’
Sceneggiatura
Matthew Michael Carnahan
Fotografia
Dion Beebe
Colonna sonora
Jhonny Greenwood
Montaggio
Claire Simpson
Interpreti
Michael Fassbender, Rebecca Ferguson, J.K. Simmons, Chloë Sevigny, Val Kilmer, Charlotte Gainsbourg, James D'Arcy, Jamie Clayton, Toby Jones, Sofia Helin
Recensione
Il romanzo del celebre scrittore norvegese Jo Nesbø ci porterà ad Oslo, città avvolta nel buio e dalla neve. Birte Becker è appena tornata a casa dal lavoro quando, fuori dalla propria finestra, nota un pupazzo di neve che sembra scrutarla.
Poche ore dopo, Birte scompare senza lasciare traccia. Unico indizio, un pupazzo di neve avvolto nella sciarpa della donna, all’interno del quale viene ritrovato anche il suo cellulare.
Il commissario Harry Hole, chiamato per indagare sulla misteriosa scomparsa, si getta a capofitto nel caso per sfuggire ai fantasmi che lo perseguitano giorno e notte e alla notizia che lo ha gettato nel baratro dopo mesi di astinenza dall’alcol e di buona condotta: Rakel, l’unica donna che abbia mai amato, sta per sposarsi.
Appena inizia a indagare sulla scomparsa della Becker, Harry si rende conto che il caso ha moltissime somiglianze con altre sparizioni misteriose avvenute a Oslo negli ultimi vent’anni.
La dinamica è sempre la stessa: una donna, sposata con figli, scompare nel nulla, nella notte in cui sulla città cade la prima neve. Hole è l’unico che può avvicinarsi alla verità, perché il male, subito e inferto, lo conosce molto da vicino e può calarsi pienamente nella testa del serial killer. La scoperta, però, sarà più amara e sconcertante del previsto, perché la mano in grado di perpetrare quegli orrendi crimini è molto più vicina di quanto Harry si sarebbe mai immaginato.
Riuscirà il film di Tomas Alfredson a trasformare l’idea del pupazzo di neve, da sempre associata all’infanzia e alla felicità di aprire gli occhi e vedere il mondo ricoperto di bianca morbidezza, in un oggetto in grado di far rabbrividire al primo sguardo? L’impresa non è facile, ma a compierla è una squadra d’eccezione, capitanata dal regista svedese Tomas Alfredson.
Talento svedese esploso nel 2008 con lo straordinario Lasciami Entrare, Alfredson ha preso parte alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con La Talpa, film in concorso e osannato dalla stampa, tanto da venire poi candidato anche a 3 premi Oscar.
La vicenda narrata, pur trovandosi al centro di una serie di libri, è perfettamente autonoma e lo stesso varrà, a maggior ragione, per il film. Tra gli elementi di interesse del progetto, oltre alla garanzia di stile e serietà offerta dal nome del regista, c’è l’ambientazione norvegese, che con ogni probabilità potremcome o a tutti gli effetti contare come un personaggio del film. Tomas Alfredson, cui Martin Scorsese ha ceduto la regia del film, mantenendo per sé il ruolo di produttore esecutivo, sembra l’uomo giusto al posto giusto e non solo, banalmente, perché ha già dimostrato di saperci fare con la neve, nell’ottimo Lasciami Entrare. Ci sono, infatti, almeno altre due ragioni tali da indurci a sperare che Alfredson possa aver trovato nel romanzo di Jo Nesbø una materia più che consona al proprio modo di fare cinema.
Innanzitutto, la galleria di “aringhe rosse” (red herrings) con cui Hole avrà a che fare durante l’indagine, ovvero di possibili sospetti destinati a rivelarsi false piste, distrazioni lungo l’intricato percorso verso la soluzione del caso. La Talpa ci ha dimostrato che, se c’è qualcuno che può tratteggiare questa galleria con astuta eleganza, evitando la trappola della superficialità, scolpendo a partire dalla carta una serie di ritratti a tutto tondo, quel qualcuno è proprio Alfredson. L’altra ragione sta nell’uso del linguaggio. Nesbø e Alfredson condividono, ognuno nel proprio settore, una sensibilità particolare per il dettaglio, un saperlo renderlo significativo o, al contrario, utilizzarlo per intorbidire le acque, creare false aspettative, farne uno strumento, tra gli altri, per tenere alta la tensione. Tutto questo, insieme ad un originale countdown — il detective Fassbender deve infatti agire prima della prossima nevicata, se vuole evitare un’altra vittima — contribuisce senza dubbio a mantenere calda l’attesa per il gelido thriller di Alfredson.
Fonti:
Marianna Cappi www.mymovies.it
Federico Boni www.cineblog.it
Tomas Alfredson
Regista nato il 1 aprile 1965 . Filmaker autodidatta, è figlio dell’attore e regista Hans Alfredson e fratello del regista Daniel Alfredson (autore dei due capitoli tratti dalla trilogia di Stieg Larsson “La ragazza che giocava con il fuoco” e “La regina dei castelli di carta”).
Ha firmato diverse produzioni televisive e alcuni lungometraggi prima di salire alla ribalta con l’adattamento cinematografico del romanzo di John Ajvide Lindqvist “Lasciami entrare” (2008). In seguito al successo internazionale ottenuto dal film, Alfredson viene chiamato a realizzare l’adattamento del romanzo di spionaggio di John le Carré “La talpa” (2011), presentato al 68mo Festival di Venezia e candidato a 3 Oscar (miglior attore protagonista, sceneggiatura non originale e colonna sonora)