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THE TEACHER

un film di Jan Hrebejk

21, 22, 23 novembre

Bratislava 1983. In una classe di liceo arriva una nuova insegnante, Maria Drazdĕchová, la quale, dopo essersi presentata, fa una particolare richiesta agli allievi: ognuno di loro dovrà alzarsi e dire quale lavoro fanno i genitori…

Scheda tecnica

  • Titolo Originale

    Ucitelka

  • Regia

    Jan Hrebejk

  • Paese, anno

    Slovacchia, Repubblica Ceca,2017

  • Genere

    Commedia

  • Durata

    102’

  • Sceneggiatura

    Petr Jarchovský

  • Fotografia

    Martin Ziaran

  • Colonna sonora

    Michal Novinski

  • Montaggio

    Vladimír Barák

  • Interpreti

    Ondrej Malý, Ina Gogálová, Lukas Pelc, Zuzana Mauréry, Peter Bebjak, Csongor Kassai, Zuzana Konecná, Tamara Fischer, Martin Havelka, Monika Certezni

Recensione

Lo scorso anno si è fatto un gran parlare di Un Padre, Una Figlia di Cristian Mungiu, film di denuncia sulla corruzione che ancora permea ogni strato sociale della Romania post-Ceaușescu, premiato al Festival di Cannes del 2016 per la miglior sceneggiatura.
The Teacher presenta molti punti d’affinità con il film dui Mungiu e dimostra come si possa fare un cinema di denuncia non meno amaro o spietato rispetto a quello del cineasta rumeno, mostrando il decadimento morale della macchina comunista sovietica che in The teacher è rappresentato da un’insegnante calcolatrice e corrotta, parte stessa di quel sistema di potere.

 


Il film è ispirato a una storia vera ed è ambientato nella Bratislava del 1983, in cui il Partito Socialista permea ancora ogni angolo della società, ma dove l’influenza della sfera Sovietica inizia lentamente a cedere terreno al ‘fascino capitalista’ dell’Occidente. Maria Drazdechova (una Zuzana Mauréry semplicemente straordinaria), è una professoressa di liceo, nonché una funzionaria del Partito Socialista. Affabile, materna e spigliata, incarna il proprio ruolo istituzionale con grande consapevolezza, eppure, sin dal primo giorno di scuola, con le sue domande insistenti sulle famiglie dei propri studenti, tradisce una carenza di discrezione a dir poco patologica. In realtà, come si scoprirà nel corso della pellicola, Maria Drazdechova non è solo pettegola, ma è una spregevole manipolatrice che, superando più di una volta quel confine che separa la pretesa dalla concussione, è disposta a rendere impossibile la vita dei giovani allievi i cui genitori si siano dimostrati indisponibili ad assecondare le sue richieste subdolamente prepotenti. La corruzione può avere molte forme, e quella raccontata da Hrebejk è uno dei più viscidi e al contempo diffusi.

 


Il personaggio di questa professoressa dai modi fintamente amabili ma dall’animo corrotto è di una forza narrativa dirompente e, grazie all’interpretazione superlativa e ricca di sfumature della Mauréry, si rivela un villain memorabile che, con un fare mellifluo e vendicativo, incarna quell’immoralità che si nasconde nella vita di tutti i giorni.
La bassezza della protagonista e il modo in cui le sue ripicche flagellano le esistenze degli alunni della sua classe suscitano sdegno e riprovazione profondi nello spettatore, ma le tinte rosate della fotografia di Martin Ziaran, la seducente colonna sonora di Michael Novinski  e lo script intriso di comicità grottesca di Petr Jarkovský, garantiscono un’ora e quaranta assolutamente impeccabili. La sequenza finale al rallentatore, che segue le scarpe della protagonista, varrebbe poi da sola il prezzo del biglietto.

Il film parla di un Paese che non esiste più, la Cecoslovacchia comunista, con le sue miserie (i buoni per la spesa, le code ai negozi, la paura del partito), ma anche di qualcosa che c’è sempre e ovunque: i rapporti di potere (a scuola, nella società, ma anche in famiglia) e le nostre debolezze. Senza scagliare anatemi, ma con humor e simpatia verso i personaggi (la prof ha le sue pur risibili scusanti, i genitori battaglieri non sono immacolati). Si sorride molto, e il finale è davvero delizioso. Perché i regimi cambiano, ma le persone restano. 

 

The Teacher è il perfetto esempio di come anche una cinematografia periferica possa esprimere un cinema d’intrattenimento di altissimo livello, capace di parlare al grande pubblico e al contempo di portare avanti un discorso profondo e universale senza per questo annoiare o autocompiacersi. Un film che non potete lasciarvi scappare.

 

Luca Ciccioni www.anonimacinefili.it

Cristiana Lacava blog.iodonna.it 

Jan Hrebejk

Il regista Jan Hřebejk è nato a Praga, il 27 giugno 1967 Lì ha studiato drammaturgia alla prestigiosa FAMU negli anni 1987-1991. Già durante gli studi si è distinto come regista di cortometraggi autoprodotti che hanno vinto premi in numerosi festival, così come il suo primo lungometraggio realizzato per la televisione ceca. La sua carriera come regista riconosciuto e rispettato è decollata con il film musicale Big Beat (1993), ambientato negli anni ’50 e adattato da Petr Jarchovský da una novella di Petr Sabach. 

Jan Hřebejk è uno dei più prolifici registi cechi e uno di quelli di maggior successo. Vincitore di premi importanti in numerosi festival internazionali, ha diretto lungometraggi, TV shows, video musicali e spot commerciali. Ucitelka/The Teacher è stato presentato in competizione ufficiale nel 2016 al Festival di Karlovy Vary, dove ha ottenuto il Premio Miglior Attrice per la splendida interpretazione di Zuzana Mauréry.