TRE PIANI
03, 04, 05, 06 maggio
Protagoniste sono tre famiglie che abitano in un edificio borghese, dove apparentemente la quiete regna sovrana e le piante adornano elegantemente l’ingresso della palazzina.
Al contrario, dietro quelle porte blindate la vita dei condomini non è di certo tranquilla, anzi ogni appartamento nasconde problemi di coppia e famiglie turbolente e, nonostante abitino piani diversi del palazzo, le loro vite finiranno inevitabilmente per scontrarsi.
Scheda tecnica
Titolo Originale
Tre Piani
Regia
Nanni Moretti
Paese, anno
Italia,2020
Genere
Drammatico
Durata
115’
Sceneggiatura
Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella
Fotografia
Michele D'Attanasio
Colonna sonora
Franco Piersanti
Montaggio
Clelio Benevento
Interpreti
Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti
Recensione
Tredicesimo lungometraggio di finzione diretto da Nanni Moretti, Tre piani è il primo film che il regista romano, uno dei nomi più importanti e amati del nostro cinema, stimato all’estero e specialmente in Francia anche più di quanto non sia in Italia, ha diretto senza partire da un suo soggetto originale.
Alla base della storia del film, infatti, c’è il romanzo omonimo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo di cui sono protagoniste tre famiglie che abitano in un edificio borghese di Tel Aviv, dove la quiete regna apparentemente sovrana ma dove, dietro le porte degli appartamenti, la vita dei condomini non è di certo tranquilla, e le loro vite s’intrecceranno in modo inaspettato. Trasportando la vicenda in quella che ha definito “una generica città italiana” (ma le riprese si sono svolte a Roma, in un palazzo d’inizio Novecento del quartiere Prati), Moretti ha scelto come interpreti principali, oltre a sé stesso, Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Denise Tantucci, Alessandro Sperduti, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Stefano Dionisi, Francesco Brandi. Il regista ha dichiarato di aver mantenuto nella sua sceneggiatura, scritta assieme a Federica Pontremoli e Valia Santella, lo spirito del romanzo di partenza, operando però dei cambiamenti sostanziali e intrecciando le tre storie di vita quotidiana delle tre famiglie più di quanto già non avvenga nelle pagine del libro.
I piani cui fa riferimento il titolo sono anche i tre livelli nei quali Freud ha diviso l’apparato psichico di una persona, le cosiddette istanze freudiane della personalità: il personaggio di Scamarcio, quello di un uomo impulsivo convinto che qualcosa di tremendo sia accaduto alla sua bambina è l’Es , ovvero le pulsioni primordiali e istintive; quello della Rohrwacher – una madre da sola con un figlio appena nato – è l’Io, mediazione tra istinto e censura razionale; quello di Moretti – un severo giudice – è invece ovviamente il Super Io, l’area psichica del controllo e del divieto.
Oltre a essere il primo film di Moretti nato da un soggetto non originale, Tre piani è stato il primo film del regista romano la cui lavorazione è stata raccontata da una giornalista (Ilaria Ravarino per Elle e Il Messaggero) e attraverso i social network: durante le riprese, infatti, l’account Instagram del cinema di Moretti, il Nuovo Sacher, ha cambiato nome in “Nanni Moretti”, e ha iniziato a ospitare video realizzati sul set nel corso delle riprese.
Fonte: www.comingsoon.it