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UN ALTRO FERRAGOSTO

un film di Paolo Virzì
(Italia / Commedia / 115')

Sabato 16 marzo – ore 20.00
Domenica 17 marzo – ore 16.00, 18.15 e 20.30

Sandro Molino e la sua tribù e la famiglia Mazzalupi si ritrovano nello stesso luogo 28 anni dopo. Il giornalista ora è molto malato e con lui sull’isola ci sono la compagna Cecilia e gli amici di sempre. È il figlio Altiero, un imprenditore digitale accompagnato dal marito fotomodello Noah, ad aver organizzato ‘l’ultima vacanza’ del padre con cui non è in buoni rapporti. Ventotene però è in fermento perché Sabrina Mazzalupi, diventata una famosa influencer, si sta per sposare con Cesare e per l’evento sono attesi centinaia di persone. Tra loro ci sono anche esponenti della nuova classe politica del paese che vogliono convincere la ragazza a candidarsi col proprio partito.Ancora due Italie a confronto.
Lontane, inconciliabili, senza possibilità di dialogo. Dalla barca col motore acceso di Ferie d’agosto, alla mancanza di memoria di Sabrina quando in un’intervista dichiara di non sapere nulla che a Ventotene sono tati confinati prigionieri politici come Spinelli e Pertini, c’è una tragica continuità. Per questo in Un altro ferragosto la memoria diventa fondamentale, quella storica innanzitutto, con le immagini in bianco e nero dove sembrano esserci anche le tracce fantasy di Siccità, ma anche quella familiare. Per questo il film dialoga continuamente con Ferie d’agosto, sia con inserti di alcune scene del film del 1996, sia con l’uso di brani musicali che sono in entrambi i film come Tarzan Boy nella scena del matrimonio dei Mazzalupi o Tu sei l’unica donna per me. In più c’è il vuoto lasciato da Piero Natoli ed Ennio Fantastichini di cui si avverte comunque la loro presenza, anche come fantasmi.

Come il film precedente, anche Un altro ferragosto è scritto dal regista con Francesco Bruni a cui si è aggiunto anche Carlo Virzì. E riesce ancora a mettere a fuoco tutti i personaggi con estrema accuratezza ma anche con una passione umana contagiosa, Ci sono i protagonisti del vecchio cast (Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, Paola Tiziana Cruciani, Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Raffaella Lebboroni, Silvio Vannucci, Rocco Papaleo, Lele Vannoli) a cui si aggiungono ‘new entry’ come gli ispiratissimi Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Emanuela Fanelli, Anna Ferraioli Ravel e soprattutto un grande Christian De Sica, vera incarnazione dell’arte di arrangiarsi della commedia all’italiana. Ma Un altro ferragosto non è solo una riuscita commedia di costume. Ha un sentimento ‘truffautiano’ nei confronti dei suoi personaggi, un legame che va oltre il film. Forse i protagonisti sono come i ‘sogni ‘felliniani’ di Virzì che aspettano solo il momento giusto per tornare in vita sullo schermo. Forse però c’è il sentimento alla Richard Linklater di catturare ogni momento della propria esistenza, prima che svanisca nel passato. Proprio dal regista statunitense, quasi in un controcampo di Ferie d’agosto, c’è il lavoro fatto sui corpi di Agnese Claisse ed Emiliano Bianchi rispettivamente nei panni di Martina e Ivan. Nel film del 1996 erano rispettivamente una bambina di 8 anni e un adolescente. Qui sono ormai cresciuti ma davanti a loro sembra di sfogliare un album di famiglia. È l’effetto Boyhood?
Simone Emiliani, www.sentieriselvaggi.it