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VINCENT DEVE MORIRE

un film di Stephabn Castang
(Francia, Belgio / 2023 / Commedia - Drammatico / 115’)

Lunedì 1 luglio, ore 21.30

Anfiteatro di Palazzo Toaldi Capra
via Pasubio, 52 – Schio (VI)

In caso di maltempo gli spettacoli saranno annullati.

Recensione

Vincent, grafico pubblicitario e uomo mite, è aggredito in ufficio da uno stagista. Quello che assomiglia a un regolamento di conti assume presto contorni perturbanti, perché il giorno successivo un altro collega lo pugnala con una biro. È l’alba di un incubo e di aggressioni insensate che proseguono sulla via di casa. Attaccato senza motivo da chiunque incroci il suo cammino e il suo sguardo, Vincent lascia la città e si isola progressivamente in campagna. Un esilio costellato di incontri inaspettati: un clochard affetto dallo stesso inspiegabile disturbo, che lo invita a unirsi a un’oscura comunità online, la solare cameriera di un fast-food, contrappunto luminoso all’orrore e alla depressione dell’eroe, una bambina, un vicino, un cane…Tutti vogliono uccidere Vincent.

Racconto esilarante e paranoico, assume tutta l’ansia e la collera della nostra epoca volgendole in un fenomeno sovrannaturale contagioso. Una vague di violenza si abbatte sul mondo, in ufficio i colleghi si sollevano l’uno contro l’altro, i vicini di casa danno seguito alle minacce, gli automobilisti si uccidono a vicenda dopo un solo sguardo… se tutto questo vi suona familiare è perché questi incidenti potrebbero apparire sul banner di un qualsiasi telegiornale.

Castang assume il genere e cattura la febbrilità dei tempi amplificandola per creare una narrazione vaga ed ellittica che, paradossalmente, parla chiaro. Vincent doit mourir alimenta le nostre ossessioni e mette il dito dove fa più male, la paura diffusa di aggressioni gratuite e di vite spezzate per motivi irrisori. Il film riflette perfettamente l’accelerazione degli shock traumatici che ci infligge quest’epoca precaria e cospirativa, esacerbata da un’attualità sempre più ansiogena: pandemie, guerre, burnout, terrorismo, complotti, inflazione.

Il racconto monta in violenza e rende conto di un mondo sempre più cupo, le giunture cedono e gli innocenti sono consegnati a una brutale vendetta collettiva. Questo è il destino di Vincent, incarnato da un attore impareggiabile che inchioda con la sua presenza proteiforme e il suo sguardo da zombie furioso. Karim Leklou non è nuovo ai panni del ragazzo comune coinvolto in avventure che vanno al di là della sua comprensione. Questa volta ha il mondo contro e non è un’impressione. In un giorno come gli altri e senza sapere bene perché diventato il bersaglio di una rabbia difficile da controllare.
di Marzia Gandolfi, mymovies.it